Elena e Damon raggiunsero la stanza del motel appena dopo la mezzanotte.
"Cosa c'è che non va?" Elena si sedette sul letto, dondolando le gambe per appoggiare la sua testa su un cuscino per affondarci sotto la sua insoddisfazione . Le piaceva la sua impresa di cuscini. [non è che mi sia molto chiara questa parte xD]
"Niente". Damon era alla finestra, fingendo di essere assorto in qualcosa fuori, nel boschetto.
"Che niente?"
Damon scosse la testa.
Elena esaminò la stanza con la vista seriamente indebolita dalla mancanza di sonno. Lei non aveva dormito per niente la notte precedenente a causa della sua avventura extra-corporea per vedere stefan, pensò. Contemplò le pareti beige, la moquette beige, una poltrona beige, una scrivania beige, e, naturalmente, un copriletto beige. Anche Damon non ha potuto rifiutare una stanza per il fatto che non è tutta nera, pensò lei , e poi: oh, sono stanca. E spaventata. E irritabile.
E stupida. C'è solo un letto.
"Damon. . . "Con uno sforzo, si girò e si mise a sedere. "Che cosa vuoi?", disse. "C'è una sedia. Io posso dormire sulla sedia. "
Lui si girò a metà ed Elena vide in quel movimento la portata della sua rabbia. La maggiore velocità,del suo occhio rispetto ad un umano, che può seguire i movimenti di un assassino, e il completo controllo muscolare che era quasi finito prima che fosse iniziato.Damon con i suoi movimenti bruschi e il suo silenzio spaventoso. Stava guardando fuori dalla finestra, il corpo in bilico come sempre per. . . qualcosa. Pronto a satare subito. "I vampiri non hanno bisogno di dormire", Damon disse con una voce fredda e più controllato di quello che aveva sentito un po '. Questo diede ad Elena il primo indizio e l'energia di alzarsi dal letto. "Tu sai che io so che è una bugia".
"Prendi il letto, Elena." Ma la sua voce era la stessa. lei si sarebbe aspettaa un comando avvilito e sanco.
Damon suonava più teso, più tremendamente controllato che mai. Più agitato che mai. Elena chiuse gli occhi. " Ti comporti così per l'erba che ci ha attaccati e ci siamo dovuti svestire per fermare il Malach?" "No". "è per quando eri posseduto in Fell’s Church ed hai cercato di farmi del male?" “No!” Aha. "è pr questo, quindi. Hai paura, non è vero? Hai paura che Shinichi possa di nuovo abbattere le tue difese e possedetti. Perché? L'hai percepito o sentit da lui? " "Vai a dormire". "Cosa ci vuole per dimostrare che mi fido di te? Eravamo praticamente nudi insieme cercando d fermare il Malach, e non mi dispiaceva. " Lei era dietro di lui ora, sul tappeto beige che profumava come ... polvere. Le sue parole erano polvere. C'era qualcosa in loro che suonava vuoto, sbagliato. Ma erano vere.Erano stati praticamente nudi insieme, disperatamente tirando il Malach fuori da ogni altro, e non una volta era venuto in mente. . .
Oh. Oh.
Ma lei era stata così occupata a preoccuparsi di se stessa, che non aveva mai pensato a come doveva sentirsi lui a riguardo. In particolare Specialmente dato che era così vicina e così sconvolta, la sua aura doveva essere stata ovunque. E cosa avrebbe fatto Damon a riguardo? Niente se non cercare di non guardarla, cercare di lasciarla fuori dalla sua mente. . . Cercate di essere un gentiluomo. . . Non esattamente il suo forte. Elena sospirò. Stava per convincere Damon a parlarne. . . in qualche modo. Convincerlo ad affrontare ciò. [Get yourself to deal with it,] una voce dentro di lei sussurrò. Toccare Damon è stato sempre un compito difficile, con il rischio di innescare l'istinto omicida per caso, anche quando non era posseduto. Avvicinò, con molta attenzione, la sua mano sul gomito del suo giubbotto di pelle. Lei parlava con il tono più preciso e freddo che sapeva fare. "Tu sai anche che io ho altri sensi oltreisoliti cinque. Quante volte te lo devo dire Damon? Lo so che non eri tu a torturare me e Matt la settimana scorsa!" Suo malgrado, Elena sentì una nota implorante nella sua voce. "So che hai protetto me in questo viaggio, quando ero in pericolo. Ciòsinifica molto per me. Puoi dire che non credi nel 'sentimento' umano di perdono,ma non credo che tu l'abbia dimenticato. E sai che non c'è nulla da perdonare, in primo luogo "
"Tutto questo non ha nulla a che fare con ciò!" Il cambiamento nella sua voce, la forza in qusta, la colpì come una frustata. Fa male disorienta. Lui era serio. Era anche sotto qualche tensione terribile, non del tutto dissimile da quello di combattere il possessore, ma diversa. "Damon. . . " "Lasciami in pace!" Ora, dov aveva sentito questo prima? Confusa, con il cuore chebatteva forte, Elena cercva di ricordare.
Oh, sì. Stefan. Stefan al loro primo incontro, quando lui aveva paura di amarla. Quando era sicuro che avrebbe l'avrebbe maledetta, se avesse dimostrato di essersi innamorato di lei. potrebbe Damon essere molto simile al fratello che ha sempre deriso? "Almeno girati e parliamo faccia a faccia" disse Elena. "Elena" E'stato un sussurro, ma suonava come se Damon non riusciva a trovare la sua solita minaccia di seta. "Vai a letto. Vai al diavolo. Vai dove vuoi ma stai lontano da me." "Sei così bravo in questo, non è vero?" La sua voce era fredda, ora. Temerariamente, con rabbia, lo divenne ancora di più. "A spingere la gente lontana. Ma so che ti sei nutrito questa mattina. Non c'è niente che vuoi da me, e non puoi fare l'affamato-martire, così come Stefan"
Aveva detto quelle parole per incitare una risposta di qualche tipo, ma la risposta solita di Damon a questo genere di cose sarebbe stata far finta di essere completamente indifferente o beffardamente seducente. Che cosa è successo invece è stato completamente fuori dalla sua gamma di esperienze. Damon si girò, la strinse in una presa indissolubile.
Poi, come un falco piomba su un topolino, la baciò. Il bacio fu duro e lungo e quando la lascio, Elena poteva sentire il sapore di sale. Le lacrime scorrevano liberamente lungo le guance. Questo non sembrava fare nessuna differenza per il suo assalitore che sembrava in balia della disperazione. Lui tremava come un bambino la prima volta ha baciato il suo primo amore. Questo è quello che faceva perdere il controllo, pensò Elena confusamente. Le sue ginocchia stavano per cedere. Elena cercò di aprire qulla presa apparentemente indistruttibile, che la teneva. Si ruppe immediatamente. Il possessore? Shinichi ancora una volta, collocandosi nella mente di Damon e facendogli fare queste cose? Ma in qualche modo Elena sapeva che non era il caso. No. Invece pensò. . .
. . . pensò che aveva appena incontrato il vero Damon, quello che ha vissuto dietro il guscio di indifferenza. E lei tremava così forte che non era sicura di riuscire a stare in piedi. Lei e Damon rimasero a guardarsi entrambi con la respirazione accellerata. I capelli lisci di Damon era spettinati facendolo sembrare provocante come un pirata. Il suo volto, sempre così pallido e composto , era rosso di sangue. Abbassò gli occhi per vedere Elena e automaticamente le massaggiò i polsi. Lei poteva sentire formicolii ora: la circolaione stava ritornando regolare. Lui distolse lo sguardo, non riusciva a guardarl ancora negli occhi. "Ti ho fatto male. . . ancora una volta, "disse Damon.
"Un po '. Sì ".
Scusate se la traduzione non è perfetta ed in alcuni punti non ha molto senso! xDxD
Per oggi mi fermo qui... ma non è che c'è qualcuno che mi può aiutare?!