La lotta di Damon

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vale_cullen93
view post Posted on 4/2/2011, 13:19




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Eccoci con un bell'estratto dal Nypost.com dove IAN viene intervistato e nelle sue parole, oltre alla maggior consapevolezza acquisita in questa seconda stagione, possiamo ritrovare anche molta introspezione.

Ian Somerhalder: Damon sta lottando per qualcosa di più che se stesso di Jarett Wieselman

Ho parlato con il sempre gioviale Ian Somerhalder alcune volte negli ultimi 18 mesi (alcune volte per The Vampire Diaries altre per Lost) ma l’ho trovato di umore particolarmente introspettivo ieri al telefono. Ho capito immediatamente che tutto il mio parlare della “scena della vasca da bagno” non veniva preso in considerazione. E sapete cosa, non potrei esserne stato più felice considerato ciò che inaspettatamente si è trasformato in una interessante e riflessiva conversazione sul suo personaggio, Vampire Diaries in genere e sul motivo per cui è stato preso alla sprovvista dalle fan di Damon.

PopWrap: Per prima cosa congratulazioni per il magnifico episodio della scorsa settimana. Come hai costruito la rottura emotiva di Damon?

Ian Somerhalder: Oh, grazie amico. E’ stato davvero bello. La cosa che mi confonde come attore che interpreta Damon e come individuo è che lui è diventato un personaggio completamente diverso da quello che avevo creduto e pianificato che diventasse. Cosa bellissima perché quando devo sconvolgere lui lui mi sconvolge a sua volta così che sono costantemente allerta.

PW: sii, sembra che sia sogetto a diverse crisi al momento.

Ian: E tutti abbiamo questi momenti di crisi tipici dell’esistenza umana – dio, come giovane uomo nei miei vent’anni, ero in cerca di una risposta. E lui sta realmente sperimentando per la prima volta nei suoi 150 anni questa intera questione del “sentire” e del come funziona. E’ davvero difficile come lotta.

PW: Immagino che recitare quel monologo così emozionante ti abbia coinvolto.

Ian: Quelle sono state delle ore catartiche non solo per Damon ma anche per me. Alcune volte quel tipo di scene sono molto, molto interessanti perché provengono da un luogo dentro di te. Sei costretto ad affrontare te stesso attraverso ciò che affronta il tuo personaggio, così c’è questa interessante connessione per l’attore. Questo piccolo viaggetto che il maggiore Damon sta facendo è uno di quelli in cui rivedersi. Lui si sta ponendo delle domande davvero serie che chiunque si è posto a se stesso. Accade solo che chi se le sta ponendo abbia 160 anni (ride).

PW:Hai detto prima che oggi Damon è completamente diverso da come lo avevi immaginato. Puoi spiegarci meglio?

Ian: Ho chiamato Kevin (Williamson, co creatore), completamente fuori di testa perché non stavo staccando più le teste alle persone e nemmeno ballando mezzo nudo con delle ragazze delle confraternite. Mi ha detto, “Damon sta evolvendo,”. Questo personaggio deve affrontare un viaggio lungo un arco di 100 episodi o evolve…o muore.

PW: Perciò non ti era stato anticipato che l’evoluzione sarebbe avvenuta così a breve?

Ian: Uno degli aspetti affascinanti dello show è che viaggia ad un ritmo molto svelto, cosa divertente perché in TV tipicamente le cose non vanno così. Perciò Damon è passato molto rapidamente dal suo arrivo con in mene un piano, per poi scoprire che era completamente sbagliato, fino al suo rimanere in città perché aveva cominciato a preoccuparsi per le persone. Ciò ha alzato la posta per lui in maniera notevole. Quando crei delle relazioni, corri il rischio di provare sentimenti. E ciò rende difficile voltare le spalle. E Damon, sfortunatamente, si è trovato a voler far crescere quei rapporti. Adesso, a lui importa veramente di qualcuno e normalmente non gliene sarebbe fregato un c****, scusatemi per il francesismo (ride).

PW: Sembra che la sua relazione con Elena lo abbia preparato a prendersi profondamene cura di Rose.

Ian: Abbiamo cominciato a trovare delle affinità umane in lui, cosa che capisco sia importante ma è un equilibrio tra lui che è Damon ma non è Stefan. Stefan ha questa bellissima umanità ma in realtà Stefan si è costruito il suo essere buono con tanta disciplina e controllando il suo istinto di uccidere. Perché non dimentichiamolo ma l’istinto naturale di Stefan è di uccidere.

PW: Diresti che siamo in procinto di vedere il lato pericoloso di Damon riaffiorare ancora?

Ian: E’ difficile creare quella linea sottile che ti permette di essere sia un individuo che si preoccupa che un brutale assassino che può, come Stefan, spengere quell’urgenza. Lui è capace di amare? Questo è il viaggio che sta compiendo dentro di sé. Damon, credo fermamente, è stato scelto per una bella sfida. Questo viaggio emotivo per lui è davvero arduo. Ma sia che Damon aiuti un gattino su di un albero o stacchi la testa a qualcuno lo farà alla sua maniera. E probabilmente farà entrambe le cose con lo stesso identico sorriso.

PW: Jules si ritroverà ad essere la destinataria di quel sorriso finale?

Ian: Jules ha minacciato tutto ciò per cui Damon si è erto protettore. Si, è davvero sensuale, ma davvero una grossa spina nel fianco. Perciò mostreremo che quando qualcuno a cui tieni davvero ha bisogno di te, metti da parte i tuoi sentimenti, e la tua capacità di provare dolore. Pensate a quelle madri che alzano un' auto da sole per salvare i propri figli. Lui sta combattendo per qualcosa di più che se stesso e questo cambia tutto.

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