Risultati 2° Contest, visnto dalle STEFANIANE

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;Rose
view post Posted on 10/4/2011, 08:19




Allora Allora primo scusatemi che abbiamo valutato un pò di giorni fa ma mi sono dimenticata di postare i risultati!

Detto ciò prima di postare l'esito metto sotto spoiler le due fan fiction che ogni regno ha presentato.

STEFANIANTE
SPOILER (click to view)
Elena e Damon – cronache di un amore impossibile

Elena quella notte non riusciva a dormire. Solitamente i temporali le piacevano, soprattutto quanto poteva ascoltare il rumore dei tuoni al caldo nel suo letto, ma quella sera c’era qualcosa di diverso, qualcosa che solo un essere umano con “capacità superiori” sarebbe riuscito a captare.
“Bonnie” pensò Elena.
Al buoi prese il telefono dal comodino e compose il numero dell’amica strega.
“Pronto?” disse Bonnie con voce assonnata.
“Ehi Bonnie, sono io, scusa per l’ora ma ho bisogno di te”.
“Elena, sei tu, ciao..figurati, non preoccuparti, stavo solo dormendo” disse Bonnie sarcastica “Sono proprio curiosa di sapere perché mi hai chiamata a quest’ora”.
“Ecco vedi, il temporale…”
Bonnie non le lasciò nemmeno il tempo di finire la frase e ridendo disse: “Non dirmi che mi hai chiamata perché hai paura dei tuoni, potresti perdere un’amicizia, lo sai vero?” .
“Se tu perdessi il vizio di interrompere le persone quando parlano” riprese Elena leggermente sollevata dal tono divertito dell’amica “Capiresti molte cose. Comunque, no, non ho paura, è solo che, non so come spiegare, non riesco a dormire, sento una strana sensazione e mi chiedevo se avessi percepito qualcosa di strano, per esempio il ritorno di qualcuno” .
Elena concluse la frase con la voce spezzata aspettando solo la reazione di Bonnie che come si aspettava non tardò ad arrivare.
“Dimmi che stai scherzando, dimmelo! Tu, Elena Gilbert, non hai osato chiamarmi a quest’ora per chiedermi quello che penso di aver capito. Ti avrei preferito impaurita e indifesa piuttosto che innamorata..ma solo perché sono stanca e voglio dormire ti rispondo immediatamente, no, non c’è niente di strano nell’aria. Sai Elena, certe volte i guai stanno alla larga e le persone con un minimo di intelligenza restano ben distanti da loro. Detto questo, ti saluto, ci vediamo domani a scuola”.
Bonnie riattaccò il telefono lasciando Elena immobile seduta sul letto.
Sapeva perfettamente quanto la sua amica non approvasse la sua storia d’amore e ancora di più quanto disprezzasse il suo fidanzato, Damon Salvatore. Era sempre stata contraria e fin dall’inizio, Bonnie, si era schierata decisamente a favore di Stefan, il vampiro “buono”.
Stefan e Damon, i perfetti fratelli Salvatore. Da circa due anni aveva fatto ritorno a Mystic Falls e da allora non c’era stato più un attimo di pace: Damon creava scompiglio e Stefan cercava di riportare la tranquillità.
Elena, nonostante le costasse ammetterlo, aveva sempre condiviso il pensiero di Bonnie, tra i due fratelli, Stefan era il ragazzo più adatto a lei, decisamente più sexy di Damon e con quel lato dolce capace di conquistare qualsiasi donna, ma le cose non erano andate nel modo sperato, Stefan non neaveva mai voluto saperne.
Per Elena fu difficile da accettare ma dopo numerosi tentativi, il fratello cattivo, era riuscito a conquistarla e ora, pur consapevole di avere al suo fianco il fratello sbagliato, era perdutamente innamorata di Damon e pronta a tutto per lui.
Pronta anche a perdonarlo per la sua assenza ingiustificata, qualsiasi cosa avesse fatto. Erano tre settimane e due giorni esatti che Damon era partito per cercare “qualcosa” che a Mystic Falls non riusciva a trovare. L’aveva lasciata cosi senza tanti convenevoli sulla porta di casa e poi il nulla, nemmeno un messaggio.
Da quando si erano ufficialmente fidanzati, Elena si era ripromessa di dare fiducia al suo vampiro e Damon dal canto suo le aveva promesso di modificare il suo stile di vita aggressivo.
Ma dopo i primi giorni di attesa infinita, Elena non riuscì a non preoccuparsi. Nemmeno Stefan era al corrente del viaggio del fratello, ma aveva rassicurato Elena dato che nessun telegiornale parlava di attacchi animali nelle vicinanze.
“Stai tranquilla” le aveva detto Stefan con la sua voce cosi calda e rassicurante “Non è nella sua natura agire senza farsi scoprire”.
Nonostante lo sforzo, quella notte Elena non riuscì a dormire.
Al suo risveglio, con gli occhi assonnati e pesanti, Elena non si sentiva meglio, anzi, forse l’ansia, se possibile, era aumentata. Ora la paura non era per le possibili azioni di Damon ma Elena aveva paura di non rivederlo più.
Dopo tutto quello che aveva fatto per conquistarla come faceva a stare cosi tanto lontano da lei? Come poteva fare a meno dei suoi occhi, del suo sorriso, dei suoi abbracci e dei suoi baci? E il cuore, pensando ai loro momenti felici, le si strinse.
Con infinita tristezza si preparò per andare a scuola.
Appena arrivata nel posteggio, Elena si incammino verso l’atrio quasi come un fantasma e fu proprio in quel momento che il cuore iniziò a batterle all’impazzata. Il suo sguardo riconobbe un colore che solo due occhi di sua conoscenza potevano avere. E fu a quel punto che le sembrò di svenire.
Damon, era Damon. Il suo Damon. Bello come non mai, con i suoi jeans e la giacca di pelle, la guardava negli occhi.
Fu a quel punto che Elena si accorse che la strana sensazione della notte precedente non l’aveva abbandonata.
C’era qualcosa di strano nello sguardo di Damon, qualcosa che rendeva i suoi occhi vuoti e freddi.
Elena non sapeva con certezza cosa gli fosse successo, ma di una cosa era sicura, i profondi occhi azzurri del suo vampiro non l’avevano mai guardato con così tanto distacco.
Elena spaventata ed agitata corse verso Damon e l’unica cosa che voleva in quel momento era essere abbracciata dalle forti braccia del suo amato. Era tutto ciò di cui aveva bisogno.
Ma ora che era così vicino, Elena si accorse che qualcosa non andava.
Il “suo” Damon l’avrebbe guardata con amore, il suo sorriso, più simile ad un ghigno, sarebbe stato raggiante e le braccia non avrebbero cercato altro che i suoi fianchi per stringerla con dolcezza; invece, Damon rimase immobile.
Fu solo a quel punto che Elena si accorse che Damon non era solo, con lui c’era un ragazzo, bellissimo e con lo sguardo magnetico, caratteristiche queste che potevano appartenere solo ad un vampiro.
Un vampiro con un nome che ad Elena non parve nuovo, Elijah, ma dove l’aveva sentito nominare? Forse da Damon o da Stefan, qualcuno doveva avergliene parlato ma al momento non era importante e non ci pensò più.
Elena era rimasta impassibile davanti ai due vampiri chiedendosi quando Damon si fosse degnato di darle delle spiegazioni e proprio in quel momento Elijah inizio a parlare.
“Ciao, tu devi essere Elena, piacere, io sono Elijah, un vecchio amico di Damon. Ci siamo incontrati qualche mese fa a casa dei Salvatore”.
“A casa dei Salvatore” pensò Elena “Oddio, non può essere lui..” Elena si ricordò improvvisamente della visita inaspettata ricevuta da Damon pochi mesi prima, un vampiro aveva bussato alla loro porta, ma non era un vampiro qualunque, era un Antico. Elena ne aveva sentite tantissime sul loro conto e ormai non sapeva più a cosa credere.
Cercando di resistere al panico che ormai la invadeva completamente rispose cercando di non sembrare scortese: “Oh si, ciao, mi ricordo di te. Come mai di nuovo a Mystic Falls?”
“Veramente i miei programmi erano altri, ma poche settimane fa ho incontrato una mia cara amica e sono qui per farle un favore” aggiunse vago Elijah.
Elena si accorse subito che le stava nascondendo qualcosa ma in quel momento non le importava nulla se non parlare da sola con Damon.
“Oh, capisco. Ti fermi molto?” chiese Elena cercando di non mostrare l’impazienza.
“No, ho solo consegnato un messaggio, spero sia stato recepito” disse Elijah voltandosi verso Damon “Ora posso salutarvi, a presto Elena, è stato un piacere ritrovarti”.
“Piacere mio Elijah, a presto” concluse Elena guardando Elijah incamminarsi verso la sua macchina.
A quel punto, finalmente sola con Damon, cercò di trattenere le urla e iniziò a parlare.
“Damon, ma che fine hai fatto? Non sai quanto sono stata in pensiero, sono praticamente due settimane che non riesco a chiudere occhio. Mi dici cosa dovevi fare di cosi importante?”.
“Ehi Elena, calma. Non so rispondere a tutte queste domande. So che sono partito per cercare qualcosa, ma non mi ricordo cosa. Poi ho incontrato Elijah, stava cercando proprio me, e così abbiamo proseguito il viaggio insieme. Ecco, questo è tutto quello che ricordo” disse Damon “L’unica cosa di cui sono sicuro è che devo dirti una cosa importante, non so perché devo dirti queste cose ma so che lo devo fare quindi ti prego, ascoltami senza interrompermi”.
Elena non sapeva cosa diavolo pensare di tutto quel discorso contorto di Damon. Ma rimase ferma ad ascoltare.
“ Noi siamo stati bene insieme, decisamente bene. Ma ora è cambiato tutto. Io non posso più stare con te, non più. E ti prego, non tartassarmi di domande, sai come sono, quando prendo una decisione è quella. So che è la cosa giusta da fare. Ti prego, non cercarmi e cerca di rifarti una vita al più presto”.
Elena era senza parole, con le lacrime agli occhi, non riusciva a credere che Damon la stava lasciando senza nemmeno un briciolo di motivazione ma solo dicendo che era la cosa giusta.
“Ma cosa diavolo stai dicendo?” urlò Elena sentendosi cosi piccola e stupida.
“Senti, Elena, non rendere tutto tragico. Io non ti voglio più, niente questioni. Ora con il tuo permesso me ne torno a casa, buona giornata” concluse Damon con un ghigno malefico, un ghigno che Elena non vedeva da molto tempo, da quando Damon aveva deciso di cambiare il suo stile di vita aggressivo per lei.
Ora l’unica cosa che Elena riusciva a distinguere con gli occhi appannati dalle lacrime era la schiena di Damon, e poi nulla.
Dopo qualche ora Elena si svegliò frastornata nel suo letto. Era svenuta e qualcuno l’aveva portata a casa, al sicuro. Speranzosa che quel qualcuno fosse Damon aprì lentamente gli occhi ma ai piedi del letto c’era Bonnie che la guardava con aria preoccupata.
“Oh mio Dio Elena, stai bene?” chiese Bonnie con un filo di voce.
“Mi sento a pezzi, ma cos’è successo? Cosa ci faccio a casa?” chiese Elena visibilmente scossa.
“Elena, davvero non ricordi nulla? Beh, io ti ho visto litigare con Damon a scuola e quando lui se ne andato sei svenuta e io non sapevo cosa fare, ero cosi in pena per te. Ho chiamato Stefan, è lui che mi ha aiutato a portarti a casa. E poi, mi ha dato questa per te” concluse Bonnie ormai piangendo.
Elena prese tra le mani una piccola busta e, dopo aver ringraziato Bonnie per averla portata a casa e per esserle stata vicino, le chiese gentilmente di lasciarla da sola.
Sapeva che il mittente della lettera non sarebbe stato Damon, ma in fondo ci sperava.
Aprì la busta e cominciò a leggere:



Cara Elena,

è bello saperti triste e sola. Proprio come sono io da ormai troppi anni.
Io e te abbiamo molto in comune oltre all’aspetto fisico. Ci piacciono gli stessi uomini per esempio.
L’unica cosa che ti manca però, sono le mie stesse amicizie. Elijah per esempio.
Non l’hai riconosciuto? Oh io penso di si. Cosa può essere venuto a fare un Antico a Mystic Falls?
Beh, diciamo che quando sei in circolazione da molti anni capita che qualcuno ti debba un favore e quale occasione migliore per rovinare la tua bellissima e stupenda storia d’amore?
La storia che doveva essere la “mia” storia d’amore prima che la tua amica streghetta lanciasse quello stupido incantesimo per tenermi alla larga a Damon cosi, ho deciso di ricambiarti il favore. Io non posso avere Damon? Bene, nemmeno tu lo avrai!
Sai vero che uno dei tanti poteri degli antichi è la capacità di soggiogare altri vampiri?
No, non lo sapevi? Povera piccola,ingenua ed insignificante Elena.
Ora lo sai, e sappi che non esiste nessun incantesimo così potente da liberare Damon dalla sua convinzione di non amarti, l’unico modo per liberarlo è uccidere Elijah e ti consiglio di non provare a cercarlo, ti ucciderò prima che tu possa trovarlo.
Con estrema soddisfazione ti saluto, augurandoti tanta sofferenza.

Katherine

Ps. Dimenticavo, all’interno della busta c’è il “qualcosa” che Damon cercava per te in questi giorni.



Elena con gli occhi colmi di lacrime prese la busta e afferrò il piccolo oggetto scintillante contenuto all’interno.
Un bellissimo anello di fidanzamento che non avrebbe mai ricevuto.


DAME

SPOILER (click to view)
"Provaci, Porca Miseria! Alzala!" Bonnie era stremata, le mani le facevano male ma quella roba di metallo proprio non voleva andare su. Elena sbuffò impaziente. "Meredith, sostituisci mani di fata qui!". Meredith gettò la rivista che stava leggendo sul letto, stizzita. Non provò sul serio a tirare su la zip. Elena si trovava davanti lo specchio, Meredith dietro la guardava come per dire smettila di prenderti in giro, è seccante.
"Elena, rinuncia. Sei ingrassata, hai preso una taglia. E anche abbondante, sorellina. "Fossi in te non sforzerei più di tanto questo vestitino. Potresti darlo a Bonnie, è un colore che ti starebbe bene" Ma Bonnie fece cenno di no con la testa. "Già non ha con che riempirlo. Beh a me entrerebbe ma non è esattamente il mio genere. Troppi strass del colore sbagliato".
Elena cominciò a camminare verso l'armadio con passo pesante. Era arrabbiata nera, non prendeva una taglia in più da due anni! Bonnie la guardò con gli occhi luminosi come fari di un campo da calcio. "Bonnie, piantala!". "Che c'è di male se sono felice per te?! Io lo sogno da una vita!!".
Elena spalancò le ante dell'armadio laccato di nero. Faceva pan-dan con la scrivania laccata di nero, intagliata nei minimi particolari e antica tanto quanto tutta la pensione della signora Flowers.
"E' il terzo vestito che non posso più indossare, capisci? Il terzo! Ciò vuol dire che..."
"Che?" le fece eco Bonnie.
"Che le sarà sempre più difficile tenere il tutto nascosto a Stefan" ribadì Meredith.
"Oh, Elena. Ma perché non glielo dici? Stefan sarebbe così felice di essere padre. Ce lo vedo proprio, a portare una carrozzina in giro per il parco, imboccare un esserino sul seggiolone mentre gli fa il verso dell' aeroplano o..."
"O a stare svegli fino alle due di notte con un mocciosetto che piange? Cambiare pannolini, litigare perché non facciamo più sesso, diventare con il tempo acidi e squallidi se non ci sono i marmocchi intorno! Oh DIO! Invecchiare, Bonnie! Invecchiare sul serio!".
Meredith si spazientì. "No, Elena. Non è invecchiare! E' crescere, è andare oltre gli shinichi, i vampiri, i demoni e tutto quel casino che ci ha perseguitato. Chiaro?!". Meredith prese la borsa e uscì dalla camera di Elena con tutta la rabbia che poteva esprimere, con tanto di sbattimento di porta. Elena si voltò verso Bonnie. "Tu mi capisci, vero Bonnie? Sai cosa intendo. Non ho paura di crescere, io..." la voce di Elena era sommessa e delicata, nonostante questo
Bonnie abbassò gli occhi. "No, Bonnie. Anche tu pensi che io abbia paura? Tu lo vorresti? Sii sincera".
"Meredith ha una bambina...E' bellissima. Vogliamo sia tu che io molto bene a Kairy, no?".
"Si certo ma lei era pronta...".
"E..." continuò Bonnie come se Elena non avesse aperto bocca "E... Meredith è solo più bella, più morbida come se Kairy avesse smussato gli angoli della determinazione di sua madre. Da quando Kairy è nata, ho pensato spesso ad avere un figlio da Damon. Perché anche Alarìc è più bello! E Meredith, ogni volta che abbraccia sua figlia, sorride come se fosse ciò che le mantiene il cuore in vita. Non penso tu abbia paura. Penso tu sia... terrorizzata" la voce di Bonnie, sebbene debole e fragile come suo solito, aveva colpito con la stessa determinazione di Meredith, il in quel momento debole cuore di Elena.
Bonnie si alzò, le diede un bacio in una guancia e la salutò con un sorrisone di incoraggiamento. Elena sapeva cosa voleva dire: fai quello che vuoi, io ci sarò.
Elena fu grata della sua amica Bonnie, che le sarebbe rimasta accanto per sempre. Aveva molta paura invece di perdere Meredith. L'aveva davvero insultata così amaramente?
Elena guardò fuori dalla finestra, dalla camera del suo appartamento, vedeva il panorama dei grattacieli di NYcity estendersi quasi infinitamente. Meredith e Bonnie probabilmente erano andate a fare shopping, o a prendere un caffè da StarBucks.
Tirò fuori dall'armadio, un vestito verde-acqua. Era attillato, in cotone, senza spalline, rigido sul petto con una scollatura a cuore, e con il pezzo della gonna che finiva alle ginocchia, a sirena.
Questo mi viene! Come mai tutta questa grazia?! pensò Elena ironica.
Stefan camminava per la 5th Avenue. Damon accanto aveva tre sacchi di negozi d'abbigliamento, due firmati GUCCI e uno ARMANI. Stefan invece non aveva ancora trovato quello che cercava. "Smettila, non tornerò indietro e non prenderò lo smoking con il colletto champagne. Non mi convinceva ok? E poi sembrava che la commessa non vedesse l'ora di sbarazzarsene" rispose Stefan alle continue prediche del fratello. Damon sorrise anche con gli occhi sotto gli occhiali da sole che portava distrattamente appoggiati sul naso. "E che mi dici di quel completo nero con il fazzoletto rosso?".
"Non era un po' troppo effeminato?".
"Lo smoking con la giacca di coccodrillo?"
"Gli animali li mangio, non li indosso!"
"Dannazione, Stefan. Mi spieghi che hai? Di solito non vedi l'ora di metterti un bel vestito per danzare come la principessa delle fate di zucchero con Elena".
Stefan distolse lo sguardo che prima era puntato su suo fratello. "Oh, è questo. Non era tutto rose e fiori tra di voi? Ora che gli shinichi sono pressoché morti, che io non vi sto più in mezzo ai piedi e che il Divino lassù ha deciso di darvi un po' di tregua?" commentò sarcastico Damon.
"E' questo il punto. Non dovremmo stare in mezzo a rose e fiori? Non dovremmo stare bene? E allora perché...".
Damon indicò a Stefan dei tavolini di un bar all'aperto per sedersi. Quando furono l'uno di fronte l'altro, accavallarono entrambi le gambe anche se in maniera differente. Nessuno avrebbe mai preso quei due mori, per qualcosa di effeminato o di grazioso. Erano uomini, erano virili. Erano belli da mozzare il fiato a quelle povere vittime donne che passavano loro davanti... e che venivano completamente ignorate. Poverine, loro non sapevano che i cuori dei fratelli Salvatore erano già stati assegnati.
"Cosa succede, Stefan? Pensavo che Elena fosse entusiasta di venire a debuttare a New York. Francamente non vedo perché proprio NY. Io avrei scelto un posto che avesse l'aria più riservata, ma Ehi! Elena non è il tipo" disse meditabondo Damon. Anche lui una volta, se avesse dovuto scegliere tra la Spasmodica New York e la calorosa Chicago, avrebbe scelto la prima. Ma era cambiato, lo aveva giurato a se stesso e a Bonnie.
"Infatti. Fino un mese fa andava tutto splendidamente.." disse Stefan, ma la voce gli si spezzò all'ultimo. Damon lo guardò alzando un sopracciglio. "D'accordo. Sono due mesi che le cose sono strane. Dopo la notte del 22. Dopo che siamo stati a quel Cocktail Party. Quella sera siamo stati benissimo, come non accadeva da tempo. Ma una settimana dopo... puff! Qualcosa si è spezzato. E più passa il tempo più sento Elena allontanarsi".
Damon ordinò due caffè, quando questi arrivarono, lui ne bavve qualche sorso mentre Stefan ignorò completamente quel liquido tanto caldo e nero.
"Stasera le chiederai spiegazioni."
"E' la serata del suo debutto. Non voglio rovinarle la festa".
Damon inchiodò suo fratello con lo sguardo.
"Fallo." Non finì di parlare che gli vibrò la tasca del cellulare. "E saremo tutti più contenti." Damon si alzò, prese i suoi sacchi e disse "Questo è della tua taglia", porgendo a Stefan un sacchetto di Gucci. "Dove vai?" chiese quest'ultimo. "Sembra che Elena abbia maltrattato le ragazze... o che loro abbiano maltrattato un gatto, non so. Bonnie non scrive cose molto sensate quando è su di giri". Detto questo Damon salutò il fratello e gli raccomandò di non perdersi per strada mentre tornava all'appartamento.
Stefan intanto bevve un sorso di caffè. E... se volesse rimanere qui a NewYork, se non volesse tornare a casa... con me?

Arrivata la sera, il ballo delle debuttanti passò così velocemente dentro la testa di Elena. Avrebbe voluto non finisse mai, perché.. perché dopo doveva parlare con stefan. Basta, non poteva più rimandare. Erano ben due mesi di gravidanza, che stava affrontando sola. O meglio, con Meredith e Bonnie. Ma non era la stessa cosa. Sentiva di aver bisogno di Stefan al suo fianco, al suo fianco come nessuno le poteva stare vicino.
Era sul tetto di un grattacielo, alto 72 piani. Lei, che era cresciuta in un paesino come Mystic Fall's, si sentiva in mezzo alle nuvole. Toccare il cielo e guardare il mondo dall'alto in basso però, non la soddisfacevano. Non abbastanza, almeno.
Sentì una porta aprirsi e poco dopo richiudersi. Non ebbe bisogno di voltarsi per sapere che Stefan era dietro di lei. Nessuno aveva un passo così delicato.
"Stefan... ti devo dire una cosa" Elena non si voltò per parlargli, e lui non accennò a muoversi. "Io...". Elena prese un respiro profondo e quando rilasciò l'aria, successivamente disse "Sono incinta!". Si voltò nell'attimo in cui lo disse, per strabuzzare gli occhi. Un Damon sorpreso e con lo sguardo da "Io so qualcosa che Stefan non sa", la stava fissando. Aprì la porta della tettoia, anche Bonnie. "Oh, Damon! L'hai trovata!" disse nel suo vestitino rosa pallido con le balze, che metteva in risalto il corpo minuto e snello. "Elena mi ha confermato ciò che mi hai detto, tesoro" disse Damon, prendendo sottobraccio Bonnie. Elena si voltò attonita verso Bonnie. "Gliel'hai detto!?".
"Ho dovuto!".
"E perché, di grazia?!".
"Oh, beh perché stiamo insieme... è un rapporto di fiducia il nostro e..." Bonnie si arrampicava sugli specchi, quando Damon le stampò un grosso bacio in bocca per zittirla. "Aveva una stramaledetta voglia di dirlo a qualcuno".
Elena sbuffò. "Oh, grandioso! Ora lo sanno tutti meno che Stefan! Mi sembra di tradirlo!".

"Meredith, sai dove sono Elena e gli altri?" chiese Stefan, mentre un'indaffarata Meredith si sistemava i capelli in uno degli specchi del salone, in maniera disinvolta e menefreghista. "Oh, qua ci sono Damon e Bonnie!" constatò quando vide la coppia entrare nel salone mano nella mano. Lei non sarebbe stata mai d'accordo... con loro. Con Damon innamorato di Bonnie, era come se non ci credesse, come se non si fidasse. Ma poi vedeva scene come quella che aveva davanti gli occhi: una Bonnie sorridente e timida, che stringeva la mano di Damon come fosse l'ultimo spiraglio di luce nella notte, e un Damon che non lasciava la mano di Bonnie, e che stringeva la sua streghetta a se come fosse terrorizzato che un vento troppo forte gliela portasse via.
"Damon, hai visto...". "E' nel tetto".
Stefan diede una pacca sulla spalla al fratello, mentre saliva per stare con la sua amata. Una cosa che nascondeva, e che nascondeva bene, era la sua paura. Il ballo delle debuttanti si era svolto al 35esimo piano di quel grattacielo altissimo e lussuosissimo.
Per arrivare al tetto, ci sarebbe voluto un po'. Ed ogni piano sembrava non arrivare mai, eppure quando arrivava, sembrava essere arrivato troppo velocemente. Stefan non sapeva se voleva arrivare subito, o concentrarsi sul discorso che le avrebbe fatto. Ma a che discorso doveva pensare? Il tutto si riduceva ad una domanda: che succede? E il terrore della risposta, teneva Stefan per la gola, lo stringeva, gli faceva mancare l'aria. Sentiva come uno strattone ogni volta che superava un piano, una mano invisibile lo tirava di sotto e gli urlava di scappare, di correre lontano. Così, solo per illudersi che quella danza tra Elena e lui non avesse mai fine. Per non sentire pronunciare le fatali parole dalla bocca della sua amata, Stefan stava per premere il tasto che lo avrebbe riportato al 35esimo piano. Poi però, le ante si aprirono. Un corridoio stretto e corto lo separava dal cielo stellato di una città dove le stelle erano rare e dalla sua Elena. Da quel suo angelo che valeva molto più di tutte le stelle di NewYork mai viste, e sempre sperate e raccontate.
Percorse il corridoio. Aprì la porta d'uscita. Elena guardava il panorama, e Stefan guardava lei. Vestita bianca come un cielo di stelle, la sua stella. Rischiarava lo sguardo a chi posava gli occhi sul cupo cielo di NewYork.
"Elena" la chiamò. Elena si voltò. Il volto era rigato dalle lacrime, mentre il suo viso rimaneva impenetrabile come se avesse dovuto fare un colloquio di lavoro. Stefan fece qualche passo avanti, poi si fermò. Vorrà che la sostenga? Preferisce non avermi tra i piedi? queste domande frullavano in testa ad un uomo che viveva per l'amore di una regina.
Elena corse verso di lui, tenendo la gonna per una mano e l'altra protesa verso Stefan. Quest'ultimo voleva il talento di dipingere, voleva ritrarre la perfezione di quell'angelo con la vulnerabilità che mai capitava di vedere sul suo viso.
Quando Elena gli si gettò tra le braccia, sussurrò all'orecchio di Stefan "Dimmi che ci sarai, dimmi che comunque vadano le cose... tu ci sarai!". Allora Stefan strinse forte la sua ragione di vita.
"Io ci sarò sempre".


Ora passiamo al giudizio, ovviamente ragazze è soggettivo di Sara e me quindi non prendetevela xDDD

allora mi è piuaciusta molto la storia delle Dame che era più nello stile dei libri. La ff delle stefaniane però mi ha fatto molto ridere nel senso buono ovviamente, quando sono arrivata alla lettere di katherine (che come sapete l'adoro). Inizialmente non mi era piaciuta per due motivi. Il fatto che damon fosse un ripiego e il fatto che non fosse l'amore cattivello che mi aspettavo tra elena e damon. Ma quando sono arrivata a katherine l'ho trovata davvero deliziosa la fan fiction e perfetta per quella sgualdrina di Elena u.u
Della storia delle dame non mi è piaciuto che damon sia cambiato e che siano andati a NY. In compenso ovviamente ho amato il fatto che stesse con bonnie u.u anche il fatto che elena fosse incita perchè comunque e una novità e la coppia stefan elena se lo poteva permettere. Molto bella anche il fatto che meredith abbia una figlia con alaric ** insomma in stile libro u.ù
Una cosa invece che non mi è piaciuta in entrambe le ff è il fatto che si è un pò usciti fuori dagli schemi dei vampiri e dei loro personaggi.
Detto ciò il mio giudizio è
STEFANIANE: 7
DAME: 7,5

Saretta invece ha trovato più verosimile la FF delle Stefaniane a quella delle Dame che nonostante fosse molto piacevole da leggere e ben scritta. Senza dilungarmi troppo il suo giudizio è stato

STEFANIANE: 8,5
DAME: 7

Quindi VINCONO LE STEFANIANE per un punto di differenza nella media! Congratulazioni ragazze^^

Complimenti anche alle altre e visto che so che anche altre persone hanno scritto FF per questo contest potete postarlo in Fan Fiction cosi tutti possono leggerle^^


Al prossimo contest che si spera si riesca ad organizzare dato che è un pò complicato u.ù
 
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;simo-chan*
view post Posted on 10/4/2011, 09:48




CITAZIONE
Al prossimo contest che si spera si riesca ad organizzare dato che è un pò complicato u.ù

ho già paura T.T

cmq brave stefaniane complimenti.... uuu la prima a commentare che bello! XD
 
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hil`
view post Posted on 10/4/2011, 09:54




CITAZIONE (;Rose @ 10/4/2011, 09:19) 
Al prossimo contest che si spera si riesca ad organizzare dato che è un pò complicato u.ù

.__________.''
vedete quello che dovete fare, per favore!

complimentoni alle stefaniane!molto bella la ff! **
e beh devo fare i complimenti anche a simo e alle dame che hanno pubblicato qualcosa per questo contest! erano tutte belle, peccato bisognasse pubblicarne una sola DD:
 
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LauVamp9
view post Posted on 10/4/2011, 10:33




Oddio, sono già in ansia per il prossimo contest..avete idee strane ultimamente ;)

awww che bello, abbiamo vinto!!
Complimenti alla Dame, mi è piaciuta moltoooo la fanfiction, Elena e Stefan insieme sono sempre molto belli!!! XDD
 
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Onor
view post Posted on 10/4/2011, 12:46




KYaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa, bravissime ragazze.

E stato bello leggere anche quello delle Dame, per quanto mi riguarda potrebbe essere il vero finale dei libri quello...
 
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Barbo_Miry
view post Posted on 10/4/2011, 13:53




Che bello abbiamo vinto!
Però anche la ff delle dame è bella! Che dolce la fine!
Rose se dici cosi mi metti paura! Vedete di non essere crudeli!
 
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;simo-chan*
view post Posted on 10/4/2011, 14:15




una precisazione che ho notato solo ora... ma che costerà la vita se scopro chi l'ha scritta
CITAZIONE
decisamente più sexy di Damon

... solo johnny depp è abbastanza sexy da essere dichiarato "decisamente più sexy di Damon". e con questo chiudo ù.ù


XDD
 
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Barbo_Miry
view post Posted on 10/4/2011, 14:21




hahahahahhaahaha
 
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holly_stelena
view post Posted on 10/4/2011, 15:22




un hip hip urrà x le stefaniane!
 
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LauVamp9
view post Posted on 10/4/2011, 16:54




CITAZIONE (;simo-chan* @ 10/4/2011, 15:15) 
una precisazione che ho notato solo ora... ma che costerà la vita se scopro chi l'ha scritta
CITAZIONE
decisamente più sexy di Damon

... solo johnny depp è abbastanza sexy da essere dichiarato "decisamente più sexy di Damon". e con questo chiudo ù.ù


XDD

ahahaha, non lo scoprirai mai simooooo
cmq anche johnny deep non scherza!!
 
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view post Posted on 10/4/2011, 18:40

Member

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Pro Stefan
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489
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A Bunker, somewhere in Lebanon.

Status:


Abbiamo vintooo *^^*
Che bella anche la Fict Stelena delle Dame, comunque!!ç^ç
 
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hil`
view post Posted on 10/4/2011, 21:33




CITAZIONE (;simo-chan* @ 10/4/2011, 15:15) 
una precisazione che ho notato solo ora... ma che costerà la vita se scopro chi l'ha scritta
CITAZIONE
decisamente più sexy di Damon

... solo johnny depp è abbastanza sexy da essere dichiarato "decisamente più sexy di Damon". e con questo chiudo ù.ù


XDD

quoto!
(e forse anche Jared Leto)

:DDD
 
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The_Doppelganger
view post Posted on 11/4/2011, 08:49




Complimentoni alle Stefaniane!!^^
 
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;simo-chan*
view post Posted on 11/4/2011, 15:18




CITAZIONE (hil` @ 10/4/2011, 22:33) 
CITAZIONE (;simo-chan* @ 10/4/2011, 15:15) 
una precisazione che ho notato solo ora... ma che costerà la vita se scopro chi l'ha scritta
CITAZIONE
decisamente più sexy di Damon

... solo johnny depp è abbastanza sexy da essere dichiarato "decisamente più sexy di Damon". e con questo chiudo ù.ù


XDD

quoto!
(e forse anche Jared Leto)

:DDD

ma forse
 
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;Rose
view post Posted on 12/4/2011, 18:56




non per smontarvi ma ian non è che sia tutta sta bellezza xD
 
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16 replies since 10/4/2011, 08:19   146 views
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